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De servanda senectute


Mi permetto qualche suggerimento solo per gli apprendisti del collezionismo e per coloro che hanno scarsa dimestichezza con i superalcoolici.

Non si conserva l’armagnac tenendo le bottiglie coricate; il tappo finisce per deteriorarsi e in questo modo si rovina il distillato.

Al fresco, al buio e in piedi sono le regole fondamentali.

Comunque scagli la prima pietra chi non è stato affascinato dalle rutilanti bottiglie in cristallo nelle quali ospitare il prezioso nettare; senza lanciare anatemi, evidenzio i rischi che si corrono.

Innanzitutto non si è mai certi della perfetta tenuta del tappo, poi sono normalmente poste in bella vista sui carrelli, sui ripiani dell’angolo bar oppure, tocco d’inestimabile raffinatezza, su tavolinetti Luigi XVI opera del Maggiolini; tutto assolutamente splendido, ma sono esposti alla luce, di giorno e sovente la sera.

In effetti, si trovano in vendita bottiglie di armagnac presentate in cristallo di Baccarat.

Tenerle in cantina non ha senso e conservarle a lungo esposte è sconsigliato.

Quanto alla temperatura ritengo quasi banale la considerazione che per motivi stagionali o per riscaldamento artificiale degli ambienti, siamo spesso fuori dagli standard consigliati.

Dovremmo quindi gustarlo in cantina?

Non è il caso, basta tenere a disposizione una sola bottiglia oppure, in previsione dell’utilizzo, recuperarla dalla cantina stessa con la cautela di riportarla a temperatura ambiente.

Inoltre, senza voler indurre alcuno a una crisi di etilismo acuto, non devono essere tenute aperte troppo a lungo; il vino acidifica, ma l’armagnac evapora e perde non solo in quantità.

Con l’alcool se ne vanno anche le altre parti volatili e si rischia di ritrovarsi un distillato “spento”.

I collezionisti conoscono assai bene quanto sia deleteria una sistemazione non adeguata; nel volgere di pochi anni ci si ritrova col livello del nettare che rasenta la spalla della bottiglia.

Poiché già con l’invecchiamento ne scompare una parte non trascurabile, non è il caso di incrementare artificialmente la “parte degli angeli”.

De servanda senectute
De servanda senectute